Dal FORUM COMUNICAZIONE 2025, proponiamo l'approfondimento del Tavolo Tematico
| #socialmediastrategy | COSTRUIRE COMMUNITY DIGITALI: DIALOGO ED ENGAGEMENT.
Punti trasversali emersi
Nel presente della comunicazione digitale (e non), la creazione e il mantenimento di community - di brand, di interesse, di famiglie professionali, etc. - sono diventati servizi cruciali per il successo del nostro business e delle nostre imprese.
Dai settori tradizionali a quelli più innovativi, l'importanza di coltivare la propria community b2c o b2b emerge come un bisogno trasversale dei partecipanti al tavolo di discussione, che influenza contenuti, linguaggi e strategie di comunicazione e di gestione delle persone.
La community non solo fidelizza il cliente al brand, l’impiegato al proprio luogo di lavoro o il tifoso al proprio club, ma sul medio e lungo periodo permette di avere un impatto sociale significativo, andando oltre la semplice conversione tramite adv.
Le community possono avere un impatto sui comportamenti di consumatori e professionisti, aumentando le conoscenze e innescando comportamenti virtuosi, al di là del “semplice” acquisto di beni e servizi.
Inoltre fiducia e credibilità sono elementi chiave dell’engagement che ne deriva e che possono risultare cruciali soprattutto nel settore del Finance, dove è essenziale creare relazioni solide e durature.
In ogni community, su qualsiasi medium la si faccia vivere, il contenuto sembra rimanere centrale per il gruppo di lavoro: contenuto che deve essere utile e rilevante per gli user.
La differenziazione sui vari canali (social) è altrettanto importante. Ogni piattaforma - che si tratti di TikTok, Instagram, LinkedIn o Facebook - richiede un tipo di contenuto e un tone of voice specifico, adattato al medium e al target di riferimento.
Utilità, capacità di sorprendere e di adattarsi al medium sono dunque le coordinate per un buon contenuto di community.
Tra i partecipanti al panel, tranne in un caso, è emerso come meno prioritario l’interesse verso le community come strumento diretto per fare business, preferendo invece il loro utilizzo per fidelizzare al brand tramite la capacità di creare utilità, risolvere problemi e dare info utili. Anche in settori ostici come l’elettricità, la consulenza fiscale e l’educazione finanziaria.
Rimane centrale poi per le community approdare in momenti in presenza: soprattutto nel learning e nella formazione rimane la dimensione di maggiore efficacia per la creazione di relazioni di valore.
La costruzione e il mantenimento delle community (digitali) richiede un approccio strategico e multidimensionale. Dalla centralità del contenuto alla modulazione del linguaggio, fino alla capacità di creare fiducia e alla credibilità, ogni elemento contribuisce alla creazione di una community ingaggiante, utile e coinvolgente.
Moderatore: Gabriele Buzzi, Senior Manager & Head of Presales Community / Logotel.
Sono intervenuti:
Daniele Cammilli, Head of Marketing / Pictet Asset Management Italia;
Danilo D'Apice, Marketing Manager, Responsabile del Trade Marketing e dello Sviluppo Digitale del Canale / VND;
Lucrezia Dibiase, Head of Marketing & Communication / Energia Comune;
Lorenzo Galletti, Digital Marketing Director / Parma Calcio 1913;
Elisa Legnani, Training & Internal Communication Developer / Spell;
Alessandra Irene Rancati, Founder / Speech for Leaders;
Antonio Sapone, CMO / FoolFarm;
Alessandro Spigno, Digital & Project Manager / Lega Pallavolo Serie A Femminile;
Manuela Tiberi, Communication & Press Office Manager / CAF UIL;
Filippo Tramelli, Training Director / Primopiano Academy.