Da dove vengono le competenze soft?

Da dove vengono le competenze soft?
LEARNING FORUM 2025: Dalla sessione a porte chiuse su | Learning & Soft Skills | apprendiamo strategie e approcci per stimolare un autentico miglioramento delle soft skill, esplorando i limiti e le potenzialità dei percorsi formativi.

Dal LEARNING FORUM 2025, proponiamo l'approfondimento del Tavolo Tematico
| #learning & #softskills |
DA DOVE VENGONO LE COMPETENZE SOFT?
Le soft skill non sono semplici competenze da acquisire: riflettono la personalità, l'esperienza e l'unicità di ciascuno/a. Come può un'azienda favorirne lo sviluppo?

Moderatore: Michelangelo Ferraro, CEO & Titolare di iSapiens.

Le soft skills non sono più solo un complemento alle competenze tecniche: oggi sono il cuore pulsante della trasformazione del lavoro. Se un tempo servivano a facilitare la comunicazione tra le persone nell’era dell’esecuzione, ora il loro ruolo evolve. Con le macchine che si fanno carico della parte operativa, le competenze umane più richieste diventano l’adattabilità, la leadership condivisa e persino la capacità di "creare problemi", sfidando i modelli esistenti per trovare soluzioni innovative.

In questa “Nuova Era”, le organizzazioni stanno abbandonando le strutture gerarchiche e verticali, sempre meno efficaci in un contesto dinamico. La direzione è chiara: team interconnessi e leadership trasversale, dove il successo non è più individuale ma collettivo. L’abilitatore di questa trasformazione è chi sa costruire percorsi partendo dal basso, intrecciando micro-processi che si connettono tra loro e rendono l’organizzazione più agile e resiliente.

Gli HR, quindi, non possono più limitarsi a facilitare il cambiamento: devono guidarlo, diventando mediatori tra le persone e la tecnologia. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario allenare i team a una visione sistemica, dove ogni membro comprende le interconnessioni e sa adattarsi alle sfide. La formazione stessa cambia forma: non più solo corsi strutturati, ma apprendimento continuo, anche "nascosto", maturato nell’esperienza quotidiana.

Ma c’è un ostacolo: la paura di sbagliare. La transizione verso una leadership distribuita e un’organizzazione fluida richiede coraggio. La necessità che si delinea è quella di cambiare mentalità, soprattutto nei manager, e imparare a dialogare con la tecnologia. 

In questo scenario, le competenze umane non scompaiono, si trasformano. E forse, mai come ora, sono più importanti di prima.

Sono intervenuti:
Angelo Galizia, HR Manager di Vitali;
Edoardo Lupi, Country HR Manager Italia (Responsabile Risorse Umane per l'Italia) in TÜV Austria Italia;
Liliana Mastro, Training Consultant / HR Change;
Alessio Moriconi, Instructional Designer - Servizi E-Learning presso l'Università degli Studi di Perugia;
Gianluca Morosini, Head of HR di Sisma;
Sara Pallavicini Guerra, Human Resources Business Partner di Fedrigoni;
Roxana Ruiz Murcia, Vicepresidente Nazionale del Business Development per Aiesec;
Sara Sasso, Head of HR di Quanta System.