Tavolo Tematico - Dalla corretta alimentazione alla prevenzione

Dalla corretta alimentazione alla prevenzione
| Learning & Lifestyle | La responsabilità delle aziende nell'educare e promuovere la salute.

WELL WEEK - LEARNING FORUM 2024

Il tavolo, moderato da Franco Cocchi, ha focalizzato tre punti critici della responsabilità delle aziende nella educazione e promozione della salute e nello sviluppo di una corretta alimentazione:

  • Legittimità delle azioni aziendali in tema di politiche di prevenzione e promozione della salute ed
    eventuali sistemi regolatori
  • Esperienze e buone pratiche rivolte a dipendenti e collaboratori
  • Esperienze e buone pratiche rivolte a clienti e in generale a stakeholder delle aziende

La discussione ha evidenziato come l'intervento proattivo in tema di cultura dell'alimentazione da parte delle aziende sia recente e diffuso, benché diversificato per modalità di approccio e soluzioni. Se possono rintracciarsi antecedenti negli orientamenti e nelle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Dichiarazione di Alma Ata e Carta di Ottawa) che già dagli ultimi decenni del secolo scorso auspicavano il coinvolgimento di tutte le istituzioni e le parti sociali, comprese le aziende, nelle politiche attive di prevenzione ed educazione sanitaria e di promozione della salute, lo sviluppo recente sembra provenire dalle politiche europee della "transizione green", dalle culture aziendali rivolte alla promozione del benessere, dalla diffusione e radicamento dei principi e delle pratiche della responsabilità sociale d'impresa.

Le iniziative testimoniate dagli speaker presenti riguardano vari approcci e concrete iniziative rivolte al personale che possono comprendere azioni informative rese da iscrizioni murali, conferenze dedicate alla sana alimentazione nell'ambito di incontri con esperti su stili di vita o di socializzazione (Regesta Group), conferenze e incontri con professionisti sanitari (Quanta System); spazi per attività fisica e di relax come pilates e yoga fruibili in azienda (Regesta Group, CIRFood) o distribuzione di prodotti a basso contenuto calorico e elevato apporto nutrizionale nelle mense o nei distributori automatici (Regesta Group, Quanta System).

Un'azienda di grandi dimensioni (Coop Alleanza 3.0) ha inserito nei corsi obbligatori ex Dlgs 81/08 specifiche didattiche relative alla corretta alimentazione e agli stili di vita, per le strette connessioni con i comportamenti di sicurezza di base richiesti sul posto di lavoro e, in generale, per il miglioramento della salute dei lavoratori. Specifica iniziativa è l'inclusione di educazione alla corretta alimentazione nei programmi formativi di allievi manager di una scuola di alta specializzazione (POLIMI) aperta anche al personale dipendente. Sul versante delle azioni rivolte a target diffusi si segnalano iniziative di educazione sanitaria di elevato impatto, con giochi, incontri e programmi, promosse da aziende della grande distribuzione direttamente (Coop Alleanza 3.0) o ingegnerizzate da partner specializzati (Altis Advisory Srl), mentre aziende specializzate nella ristorazione collettiva e nella distribuzione di pasti preparati anche al dettaglio hanno consolidato esperienze di prodotti/servizio esplicitamente dedicati alla corretta alimentazione e al benessere (Planeat.eco, CIRFood).

Nel complesso si osserva una varietà di approcci, interventi e azioni indirizzata ad una nuova cultura dell'alimentazione basata sulle evidenze scientifiche oggi disponibili, contrasto allo spreco alimentare, promozione del benessere psicofisico e, non secondariamente, su una visione comunitaria dell'azienda che include sia i diretti collaboratori che clienti e, più in generale, la collettività.

Le frasi di sintesi conclusiva pronunciate da ogni speaker riassumono efficacemente questi principi e orientamenti: "Nutrire è un problema di tutti ed una soluzione per tutti"; "Azienda come comunità e come influencer su questi temi"; "Educare? Sì, tutti sono coinvolti e hanno libertà di scelta"; "Sensibilizzare ed educare alla responsabilità"; "L'educazione alla salute nella nostra azienda è globale (salvo il sonno), ma mai obbligatoria"; "L'educazione alimentare deve essere diretta ad apprendere come riconoscere la buona qualità"; "Il benessere non è più una sfida individuale, ma collettiva".

Alcune criticità emerse riguardano:

  • limiti delle azioni aziendali interne in relazione a vita e scelte private individuali
  • trasparenza, promozione della cultura alimentare e azioni di marketing aziendale
  • rapporto con agenzie sanitarie ed educative e con la produzione scientifica in tema di alimentazione
  • scarsa definizione nell'organizzazione aziendale di strutture e funzioni dedicati allo scopo.

Tutti i presenti hanno, infine, convenuto sulla utilità dell'incontro e ne auspicano lo sviluppo per ulteriori confronti sul tema.

Ha moderato:

Franco Cocchi, Docente di "Psicologia del Lavoro" - Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e dei Processi Mentali presso l'Università degli Studi di Perugia.

Interventi di:

Paola Beschi, People Manager in Regesta Group.

Stella Gubelli, Amministratore Delegato di ALTIS Advisory e Docente a Contratto di Economia Aziendale, Facoltà di Economia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nicola Lamberti, CEO di Planeat.eco;

Erika Ortu, Talent Development, Wellbeing & D&I Manager presso POLIMI Graduate School of Management;

Giona Ruggeri, HR Junior Analyst in CIRFOOD;

Teodosio Salerno, E-Learning Specialist in Coop Alleanza 3.0;

Sara Sasso, Head of HR in Quanta System.