All'interno del ricco palinsesto dell'Information Technology Forum 2024, l'Associazione For Human Community ha ideato e promosso nove tavoli tematici, sessioni riservate a porte chiuse, destinate a un confronto tra professionisti ed esperti su best practice, esperienze e visione del futuro.
Il ruolo dell’IT nella strategia di sostenibilità aziendale diventa sempre più centrale e va a coprire diversi temi, partendo dalla formazione degli utenti, considerata parte fondamentale per abbassare l’impronta co2 del business. Gli utenti devono essere accompagnati e addestrati verso un modello di consumo sostenibile e verso un utilizzo razionale e razionalizzato delle risorse, la cui governance diventa parte integrante del modello, partendo dalla gestione dell’hardware, sia esso a livello di datacenter che di end user, che alla gestione dei dati, parte importantissima, la cui esistenza digitale richiede dispendio di risorse per essere gestita durante tutto il life cycle.
La parte data center può essere controllata ricorrendo a certificazioni, nel caso di fornitori, riguardo l’utilizzo di energie il più green possibile e tramite l’utilizzo di hardware certificato e con capacità di tiering energetico in modo da minimizzare gli sprechi, per l’hardware fornito agli utenti emerge la possibilità di estendere la vita utile delle macchine, anche tramite refurbishing e cessione in modo da massimizzare la vita utile dell’hardware.
Uno strumento utile a valutare la postura che possiamo avere riguardo la valutazione d’impatto è sicuramente il bilancio di sostenibilità, anche se emerge la difficoltà che spesso si riscontra, particolarmente lato fornitore, a produrre dati che siano il più possibile oggettivi e univoci, creando una ripercussione sulle valutazioni che è possibile fare.
Lato P.A. emerge un'ulteriore complicazione, data dal processo di digitalizzazione e di migrazione in ambiente cloud attualmente in atto, ma con un ritmo più basso del desiderato e di quanto ipotizzato. Restano forti le considerazioni riguardo la gestione del lifecycle del dato e sulla digitalizzazione dell’enorme parco documentale in essere, il tutto non può esimere anche in questo caso da un’ottimizzazione delle risorse, oggetto delle stesse preoccupazioni espresse dal settore privato.
L’avvento dell’IA è tema tanto interessante quanto preoccupante, in quanto non sono ancora chiari i limiti e il potenziale di tale tecnologia, che potrebbe ugualmente essere fonte di efficientamento quanto di spreco, considerati gli attuali dati riguardi o i consumi di tali modelli conosciuti al mercato a livello di POC.
Un motore IA male ottimizzato può facilmente diventare un “buco nero” energetico, mentre un sistema ben addestrato e puntato alla praticità può facilmente liberare le risorse dalle attività più ripetitive e meno qualificanti, riducendo i tempi e gli sprechi e permettendo al personale qualificato di dedicarsi a compiti più complessi e valorizzati.
Di nuovo, emerge la necessità di formare l’utente all’uso dei sistemi IA, sia dal punto di vista della produttività che della riduzione degli sprechi.
In conclusione, il momento storico è molto complesso e se è vero che si sta diffondendo una forte sensibilità verso la gestione dell’impatto sostenibile che ogni business crea, è fondamentale avere una visione chiara e individuare gli strumenti adatti per garantire una governance efficace, evitando sprechi di risorse ed affidandosi a player affidabili evitando un approccio artigianale, nonchè considerare gli sviluppi, tecnologici e metodologici che il prossimo futuro porta con sé in modo da massimizzare il risultato e le opportunità che ci vengono offerte.
Ha moderato la sessione: Luca Aldo Giusti, CISO & Head of Infrastructure ed EUC in IDM Integra Document Management.
Speaker presenti al tavolo:
Edoardo Bellani, Chief Technology Officer in TERMO.
Alessandro Caramia, Datacenter & Critical Power BD Director in Huawei.
Sergio Novelli, Chief Information Officer in Agos Ducato.
Giovanna Nuzzo, IT Support Manager in Canon Italia.
Francesco Sartini, Chief Innovation Officer & Chief Operation Officer in BlueIT.
Marius Bogdan Spinu, Chief Information Officer & Digital Transition Officer presso l'Università degli Studi di Firenze.